Dal punto di vista della pronuncia, la lingua giapponese è abbastanza facile per noi italiani in quanto utilizza gli stessi suoni. La questione qui è quella di fissare alcuni punti fermi nella lingua del sake per evitare scivoloni grossolani. Vi basterà seguire queste piccole osservazioni per sembrare professionisti.
- La H è aspirata.
- La SH si pronuncia “sc” morbida, a seconda della vocale che segue. Quindi “SHU” come “sciu-pare”; SHI come “sci-are” e così via.
- la N si deve sentire appena e pronunciare a labbra strette.
- La J è un suono affricato e si pronuncia come la “g” dolce di “giù” “già” “gioco” a seconda della vocale con cui si accompagna.
- La G è un suono velare e va pronunciata dura, durissima. Fate attenzione perché troppo spesso si sente pronunciare la G in modo errato. Quando vi troverete davanti ad una GA dovrete ricordarvi di un gatto,di una gabbia mentre un GI vi riporta a ghianda, ghigno…
Quindi Junmai, Daiginjo, Ginjo come si pronunciano in italiano?
- JU si legge giù. Quindi JUNMAI si pronuncerà JU(giù)N(stringendo le labbra)MAI( si legge come in italiano)
- La parola NiHoNShu, il nome esatto di quello che noi chiamiamo sake, si pronuncia con la H aspirata che va fatta sentire. Quindi Ni ( si legge come in italiano) Ho (espirando) N (stringendo le labbra) Shu(come “sciupare”): NI HOn Shu.
- Quindi Daiginjo, sake raffinato, si pronuncia: DAI (si legge come in italiano) GI (come la “Ghi” di ghianda) N (stringendo le labbra) JO (come “gio” di gioco).