GOCCIA DI SAKE: SAKE TRE ERRORI DA EVITARE.

….OVVERO: SAKE TRE MITI DA SFATARE.

 

Vediamo insieme quali sono i più diffusi errori sul sul sake giapponese e vediamo perchè sono sbagliate:

1) IL SAKE E’ FORTE E DECISO?

La prima buccia di banana da evitare è rappresentata dalla credenza che il sake sia un distillato come la grappa. La maggior parte delle persone pensa erronaemente che il sake sia una bevanda con una grado alcolico molto alto intorno ai 40-45 gradi e che sia aggressivo al palato. Sarà per il colore trasparente che può richiamare l’idea di una grappa, di un gin o di una vodka; sarà perchè viene ancora troppo spesso servito caldo accentuandone la percezone alcolica, molti vengono tratti in inganno e non sanno che in realtà il sake è un fermentato e può avere una gradazione alcolica che in media va dai 12 ai 16% e solo in alcuni casi si può spingere fino a 17-18% abv.

2) IL SAKE SI BEVE A FINE PASTO?

Il sake nasce per essere abbinato a tutto il pasto e non è un digestivo. Ci sono, certo, alcuni sake che si possono servire a fine pasto: sono sake da dessert e sono delle eccezioni, un po’ come da noi possono esistere i vini dolci  (moscato, passito..). Nella cultura giapponese il sake trova posto sulla tavola come da noi è per il vino. Al giorno d’oggi poi il sake giapponese sta conoscendo un momento di rinnovato interesse in abbinamento non solo con le ricette giapponese: nei ristoranti fusion e creativi il sake accompagna i commensali dall’aperitivo fino all’ultima portata in abbinamento con pietanze mediterranee, europee, etc…etc..

3) IL SAKE SI BEVE SEMPRE CALDO?

Ammettiamo pure che alcuni sake si possano servire ANCHE caldi. Sempre? In realtà no. Dipende dalla tipologia di sake. Ci sono ad esempio alcuni sake dai sentori fruttati e floreali che non si addicono ad essere riscaldati. Pur ammettendo che il sake caldo sia stata una soluzione appartenente alla tradizione del Sol Levante,  il sake di oggi predilige una temperatura di servizio fredda, fresca o ambiente. Solo per alcuni sake si può optare per una temperatura calda fino a 50-55°C.

 

§SUGGERIMENTO: Nelle etichette posteriori delle bottiglie di sake che trovate in selezione nel nostro shop, è evidenziata la temperatura di servizio consigliata. Dal punto di vista delle temperature di servizio, un principio pratico ed immediato prevede che ad un cibo “caldo” (inteso anche come grasso, succulento, ricco, speziato) si abbini un sake caldo o a temperatura ambiente, mentre ad un cibo “fresco” (inteso come crudo, di pesce o verdura, leggero e delicato) corrisponda un sake fresco o freddo.

iscrivi alla newsletter di Firenze Sake

CONDIVIDI L'ARTICOLO