Ci sono domande che nascono spontanee dopo l’acquisto di un sake...
Approfondimento
A cura di L. Marsigli
Come lo conservo? Quanto tempo ho per consumarlo?
È importante seguire qualche accorgimento dopo l’acquisto di una buona bottiglia di sake.
Per far sì che il sake all’interno della bottiglia non si deteriori è importante che venga conservato al buio, cercando di esporlo il meno possibile alla luce, solare o artificiale.
Altro accorgimento da tenere in considerazione è la conservazione in un luogo fresco. Evitare di tenere il sake vicino o in prossimità di fonti di calore sarà un’ottima premura per il nostro sake.
Il sake non necessita di microssigenazione e del contatto con il tappo, quindi la bottiglia va mantenuta in posizione verticale.

E se non riuscissi a finire la bottiglia una volta aperta?
Una volta aperto il sake con il passare del tempo perderà le sue caratteristiche risultando sbilanciato e allentato in sapori e aromi.
Per ovviare a tutto questo è fondamentale dopo aver assaporato e gradito ogni sorso del nostro sake, seguire alcune regole.
La conservazione in un luogo buio, che sia in un armadio, o meglio in frigorifero, così da non causare sbalzi di temperatura, sono ottimi mezzi per far sì che il sake non perda le sue qualità.
Per evitare che il sake si ossidi è basilare tenerlo il più lontano possibile del suo più acerrimo nemico, l’aria.

La data riportata sulla bottiglia quindi cosa è?
Quella che trovate riportato sulla bottiglia di sake non è la data di scadenza, ma la data in cui il sake è stato prodotto e confezionato, poiché il produttore è obbligato per legge a riportare il giorno dell’imbottigliamento.
Non è importante l’attimo in cui berrete il sake, lui sarà lì con voi aspettando insieme il momento migliore nel quale poter godere di ogni aroma e sapore che la tradizione giapponese ci ha deliziato.

