OKA: UN RISTORANTE GIAPPONESE IN COLLINA.

Un luogo dove sulla calma si costruisce uno stile.

Approfondimento

A cura di G. Baldini

Izakaya in giapponese è sinonimo di cucina familiare.

Quel cucinare che deriva dalla notte dei secoli quando ancora rientrava nel concetto di economia domestica. Quel cucinare tramandato attraverso i racconti delle nonne che ti preparano il pranzo e tu da bambino le ascolti e le osservi a bordo tavola mentre preparano i loro manicaretti.

Izakaya in giapponese significa vivere uno stato d’animo tipico di un luogo e nutrire il corpo di un momento leggero, ma anche trovare un cibo che riserva quelle sorprese che grazie alla loro semplicità ti colgono in contropiede mentre siedi a tavola, ti ristori e, anzi, ti ritrovi.

Il ristorante Oka sulle colline di Barberino Val d’Elsa è tutto questo. 

Oka è un izakaya moderno, nato per ricreare quei sentimenti di cucina familiare che sono il ricordo della giovane chef che nella sua casa a Tokyo, da bambina, osservava in cucina la nonna e la mamma intente a preparare il pranzo o la cena.

Oka va vissuto come una relazione con il passato/presente familiare della cuoca Saeko Okada che crea una atmosfera del buon ricordo attraverso gli ingredienti genuini del territorio, la professionalità maturata nei ristoranti di Tokyo e la simpatia verso la sua terra adottiva, la Toscana.

Oka accoglie gli ospiti in un ambiente informale, elegante quanto basta, arredato con uno stile che ricorda l’essenzialità di alcuni ristoranti scandinavi, eterei e leggeri.

Oka ha un’anima ed un carattere eccezionale già a partire dalla sua nascita.

Aperto in pieno lockdown – 7 maggio 2020 – è stato subito portato alla ribalta dalle cronache locali per essere stato il primo nuovo ristorante ad aprire in Toscana.

Oka ha meritato l’attenzione già solo per questo forte gesto in controtendenza, che è stato definito come “coraggioso segno di rinascita”, “una speranza accesa sul futuro” e, ancora, “una carica di fiducia e ottimismo”. 

Ed oggi, a distanza di un anno, a ben sentire i commenti degli avventori, Oka è acclamato come testimonianza di buona accoglienza e di una cucina che infonde sani sentimenti nel ritmo quotidiano. Tutti d’accordo. 

Quando la passione diventa dedizione.

La chef Saeko Okada ed il sommelier Alessandro Bibi si prendono cura dei propri ospiti con il savoir fair di quelli che ti dicono fin dall’inizio di essere nel posto giusto per una cena o per un pranzo dove rilassarsi e ritrovare la calma familiare.

Per farti sentire a tuo agio e liberare la mente dai fardelli quotidiani, Saeko e Alessandro accompagnano i commensali in un desinare che ha il sapore di una ritrovata tranquillità conviviale, senza per questo rinunciare alle attenzioni. 

Saeko e Alessandro curano la scelta delle materie prime con un occhio di riguardo per le bevande  – birre, vini e sake artigianali si spartiscono in equa parte la carta – e le vivande. Nel mondo di Oka il menù prende vita e cambia ogni giorno dando la precedenza alle freschezze. 

Saeko dirige con attenzione la brigata – tutta giapponese – che l’affianca ai fornelli. E’ sì perché altro fatto che conferma le qualità di Saeko, come persona questa volta, è quello di aver letteralmente attratto nella sua cucina un team interamente giapponese.

“A Barberino Val d’Elsa si sta realizzando un sogno…” pare si siano detti nel passaparola i cuochi giapponesi che sono subito accorsi da Saeko per condividere con lei il successo che Oka sta raccogliendo in tutto il Chianti.

E fu così che a Barberino Val d’Elsa nacque non un ristorante, ma una esperienza ristorativa giapponese, rifocillante anima e corpo. Uno di quei posti che quando entri ti senti subito accolto e ti verrebbe voglia di annunciarti chiedendo ad alta voce: “Buongiorno Saeko, oggi cosa mi prepari?” Sapendo che dall’altra parte Saeko ti risponderà con un sorriso per lasciare ad Alessandro il piacere di accompagnarti con i suoi consigli sui sake, mentre tu ti ristori, anzi, ti ritrovi.

D’altronde sembra proprio questo il segreto di Saeko tanto che dalla cucina, mentre sforna le sue pietanze giapponesi a km0, sembra dire ai suoi ospiti:“State tranquilli che i sogni si avverano, nonostante tutto….ora prendetevi una pausa, noi penseremo a voi !”

GIOVANNI BALDINI sake

Bio.

Giovanni Baldini dal 2014 collabora con le cantine giapponesi nell’attività di promozione per una corretta conoscenza del sake. Laureato in Giurisprudenza, fotografo e manager per professione, è diventato imprenditore per passione. Scopre e importa sake artigianali da piccole cantine nelle campagne o in sobborghi del Giappone dove viaggia dal 2004. Spinto da questa forte motivazione per il sake e per il suo mondo, ha fondato la prima Scuola Italiana Sake, dove svolgerà la sua attività di formazione a Firenze quando non sarà in Giappone a lavorare come operaio in cantina a produrre sake. Questo blog raccoglie informazioni, notizie sempre aggiornate e le esperienze che animano il mondo del sake.

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