REPORTER SAKE: UN INCONTRO INASPETTATO.

MEMORIE DI UN INCONTRO PARTICOLARE.

Racconto

A cura di L. Marsigli

Una scoperta inaspettata. Così potrei definire il mio primo incontro con il sake giapponese. Il tutto ebbe inizio in modo piuttosto casuale, durante una piovosa giornata di metà Novembre.

Appassionato di fiere e festival, sbirciando in internet, mi imbattei in un annuncio che catturò la mia attenzione e il cui titolo di testa recitava: “A Scandicci, ( comune vicino alla città di Firenze, ndr ) nell’Auditorio del Nuovo Centro Rogers si svolgerà la ventunesima edizione del festival giapponese”.

Travolto dalla curiosità e dal fascino della cultura nipponica, mi recai al festival e iniziai a girare per gli stand, tra portafortuna e kimono fino ad arrivare nell’area ristoro. Qui uno stand con numerosi sake attirò la mia attenzione tanto pareva che stesse aspettando il mio arrivo.

Inconsapevole della storia e della preparazione del sake giapponese e della complessa lavorazione artigianale del riso, rimasi stupito dal racconto che mi fece il ragazzo allo stand tanto che quando mi invitò ad una degustazione, non volli assolutamente rinunciare. Quindi, presi il piccolo bicchierino da degustazione e mi concentrai per assaggiarlo e assaporarne tutte le possibili sfumature.

La prima impressione fu particolare, rimasi affascinato e allo stesso tempo colpito da quel connubio di sapori totalmente sconosciuti fino ad allora. Un po’ per capire meglio ciò che stessi sorseggiando, un po’ perché mi era piaciuto davvero, senza pensarci molto, mi affrettai a fare il bis.

Un gusto particolare, una sensazione di freschezza e un richiamo al vino bianco accompagnarono questa prima esperienza con il sake, mondo poco conosciuto, che mi lasciò piacevolmente sorpreso e con la voglia di saperne di più.

sake cocktail

Sake & Sapori toscani.

Qualche mese dopo, ebbi l’opportunità di arricchire la mia esperienza, grazie alla settima edizione della fiera di enogastronomia tenutasi alla Fortezza da Basso a Firenze, volta a promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio toscano. Sì avete letto bene: eccellenze toscane…e il sake allora?..mai abbinamento fu più riuscito!

Valore aggiunto di quella fiera fu proprio la possibilità di poterli abbinare con prodotti nostrani di terra Toscana, come un pecorino stagionato o una fetta di salame toscano e il risultato, una bellissima sorpresa.

In quella occasione approfondii la mia conoscenza mediante la degustazione di un vasto assortimento di sake, compresi la differenza tra secco e semi-secco, anche se per gusti personali quello che mi colpì di più fu un sake dai toni fruttati. 

Tornato a casa con una bottiglia di sake artigianale acquistata allo stand della fiera di enogastronomia, ricordo di aver sperimentato l’abbinamento, anche grazie ai suggerimenti ricevuti, di una frittura di pesce con un  JUNMAI GINJO, un sake fresco e fruttato che calava a pennello assieme a gamberetti e totani, lasciando in bocca una sensazione delicata e invitante.

La curiosità è l'ingrediente segreto del sake.

La grande varietà che offre il sake sia in termini di gusti, che di possibilità di abbinamento con qualsiasi genere alimentare, lascia spazio a fantasia ed estro difficilmente rintracciabile in un’altra bevanda fermentata: questo è uno dei punti cardine che colpisce l’attenzione ad un primo approccio al sake. Il sake è per tutti, non ci vogliano delle competenze specifiche per poterlo apprezzare a pieno.

In Italia la diffusione del sake ha appena superato la sua fase embrionale, purtroppo la disinformazione, le rare occasioni di poterlo assaggiare ed aver una presentazione di ciò che si ha davanti, possono portare in una condizione di difficoltà e confusione, perdendosi l’occasione di poter annettere un valore in più nel proprio bagaglio personale. Curiosità e volontà di uscire dagli schemi, sono gli ingredienti giusti per  rimaner affascinati e coinvolti nel vastissimo mondo del sake.

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