Riceviamo e pubblichiamo un contributo da parte di una nostra appassionata Sake Lover che ci illustra che cosa sia il sake e come il sake possa trovare un suo completamento in abbinamento con il cibo.
Cosa significa sake? Quali sono gli ingredienti? Quando e come si beve il sake ? E’ una bevanda tradizionale o contemporanea? E’ una bevanda che si può bere da sola oppure in abbinamento con il cibo? Si beve freddo o caldo il sake?
Sake o Nihonshu?
Il termine “sake”, in giapponese, significherebbe bevanda alcolica in senso generico. Ovvero se in Giappone chiedo un sake e non sono in un posto o bar dove servono solo sake giapponese , ma anche altre bevande alcoliche tipo Whisky o birre, dovrò specificare che voglio un Nihonshu ovvero una bevanda alcolica giapponese. E’ sì perché il sake è la bevanda alcolica nazionale del Giappone! Il sake giapponese appartiene infatti alla tradizione nipponica da circa duemila anni. Pensate che il sake giapponese pare sia nato all’incirca nel 300 a.c.! Gli ingredienti sono semplici e sono rimasti sempre quelli: il riso, l’acqua, il riso koji ed i lieviti. E i solfiti? Niente, nè solfiti e nè conservanti. Il sake è bevanda giovane e fresca che di solito si consuma entro due anni dalla sua produzione con un’unica eccezione che sono i sake invecchiati (una categoria speciale di sake non molto diffusa). Quindi già si capisce quanto sia diverso dal vino e, anzi, il sake è ben più facile da bere in quanto è molto meno acido del vino: il sake è più digeribile e amabile.
Il sake è un fermentato. Il sake è Gluten Free quando è Junmai.
Il sake ha una cosa in comune con il vino: è un fermentato. La sua gradazione alcolica è di solito tra i 12 ed i 16 gradi anche se alcuni sake raggiungono una gradazione alcolica fino a 17 gradi, ma sono una eccezione. E’ anche per questo che il sake si addice ad essere consumato in abbinamento con il cibo. Il sake ha sempre accompagnato il cibo e ora che il mondo ha conosciuto la globalizzazione, è bello vedere che il sake giapponese viene accostato e utilizzato in abbinamento con piatti che non sono solo giapponesi. Il bello del sake giapponese è proprio questa sua capacità di esaltare la sapidità dei cibi di qualsiasi ricetta e di “resettare” il palato per cui dopo ogni boccone, il sake, che ha un gusto molto delicato, facilita l’accostamento con il cibo e prepara il palato al boccone successivo. Il sake dicevamo ha pochi e unici ingredienti genuini. Una curiosità molto importante: i sake Junmai, tutti quelli che hanno questa parola nel titolo, sono gluten free.
Sake Caldo?
Prima di servirlo a tavola, fate attenzione perché oggi la maggior parte dei sake non si serve caldo!! Sì avete letto bene: il sake non si beve sempre caldo!! Sarebbe come dire che in Italia il vino si beve sempre caldo… Avete mai provato il sake freddo? Magari come aperitivo? Il sake freddo servito nel calice da vino, dà un tocco di classe a qualsiasi situazione state imbandendo a tavola o sulla spiaggia.
Quindi ricordate il sake è una bevanda contemporanea, genuina che si apprezza ancora di più in abbinamento con il cibo e non dimenticatevi che ora d’estate il sake si abbina benissimo con il pesce in tutte le ricette, non solo giapponesi!!!
E allora alzate i calici e: Alla salute! o, come si dice in Giappone, Kanpai!!